Maschere e dispositivi sanitari più o meno complessi che coprono il volto, per non parlare dei braccialetti elettronici: l’epoca del coronavirus sarà ricordata anche per questo, perché in questo tempo tutto ciò non si riconosce più solo nell’outfit di un criminale o di un fondamentalista religioso, ma nella vita di tutti i giorni.
Al parco, al supermercato e talvolta persino in macchina in solitudine; vedere volti coperti da #mascherine è un’abitudine della società moderna apparentemente innocua e straordinariamente importante a detta di alcuni virologi, ma non va dimenticato quanto la potenza di un simbolo possa cambiare una cultura.
Lo ha ricordato a ‘Un giorno speciale’ il filosofo e saggista Diego Fusaro, che insieme a Fabio Duranti e Francesco Vergovich ha ricordato quanto la nuova consuetudine occidentale di coprire il volto per difendere la vita possa costituire un potente messaggio di allineamento a regole certamente eccezionali, ma che mai avremmo immaginato possibili alcune settimane fa.
Ecco l’intervista di Fabio Duranti e Francesco Vergovich a Diego Fusaro.